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Censure internet oggi: a che punto siamo?

Nell'immaginario collettivo, internet è un luogo dove ci si può connettere liberamente con il resto del mondo e recuperare informazioni su qualunque cosa si desideri. In realtà, però , la libertà sul web viene spesso limitata dalla censura. Ecco qual è la situazione oggi, nel 2022.

Il punto della situazione sulle restrizioni sul web nel 2022

Quando Internet è stato creato, in origine era stato pensato come uno spazio utopico dove le persone avrebbero potuto comunicare e imparare senza alcuna restrizione.

Tuttavia, la realtà è ben diversa: in base al Paese in cui ci si trova, infatti, il web non è così libero come ci si potrebbe aspettare.

In questo articolo affronteremo il delicato argomento della censura su internet: cos'è, come funziona e qual è il panorama attuale delle restrizioni sul web in Italia e nel resto del mondo.

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Quali sono i motivi che portano alla censura dei siti internet?

La censura dei siti web è una pratica che, in un modo o nell'altro, viene messa in atto in qualunque nazione del globo.

Le motivazioni che portano all'oscuramento o alla chiusura di un portale su internet possono essere molto differenti, e dipendono in massima parte dal contesto socio-culturale di un determinato Paese e dalla forma di governo.

Nel mondo occidentale, in massima parte caratterizzato dalla diffusione del pensiero liberale e da forme di governo democratiche, la censura è relativamente rara e viene praticata soprattutto nei confronti di siti dedicati ad attività illecite, come la diffusione di materiale protetto da copyright, il gioco d'azzardo e la promozione di idee che incitano all'odio razziale e alla discriminazione.

Nelle nazioni governate da regimi autoritari, o nelle quali sono diffuse forme di pensiero illiberali, le restrizioni possono colpire anche altri siti, come quelli dedicati alla pornografia e i social media, fino ad arrivare, nei casi più gravi, all'oscuramento di qualunque portale attivo nella diffusione di informazioni contrarie all'ideologia dominante.

Ecco come viene praticata la censura su internet

Nella maggior parte dei casi, il metodo più utilizzato per censurare i siti web è il DNS filtering, effettuato dai provider su richiesta delle autorità. Questo sistema funziona nel modo seguente:

  • quando un utente cerca di accedere a un sito internet, la sua richiesta deve essere elaborata dal DNS, una sorta di elenco telefonico del web che associa i nomi di dominio al rispettivo indirizzo IP del relativo server;
  • i DNS possono essere impostati in modo da riconoscere i siti che devono essere oscurati. In questo caso, anziché permettere la connessione del browser con l'indirizzo IP del portale sul quale si cerca di entrare, il sistema blocca la richiesta e impedisce l'accesso.

Talvolta, il filtraggio può comportare il reindirizzamento verso altri indirizzi IP anziché il blocco della richiesta.

Esistono, poi, meccanismi di censura decisamente poco 'ortodossi', come l'hackeraggio e la disconnessione dell'intera nazione dalla normale rete internet mondiale.

Nel primo caso, esperti che agiscono per conto di un governo possono effettuare attacchi informatici contro un sito, mettendolo fuorigioco e impedendo che i cittadini possano accedervi.

Nel secondo caso, l'intero Paese viene escluso da internet, che può essere rimpiazzato da una rete nazionale creata ad hoc per diffondere solo informazioni in linea con la volontà delle autorità.

La situazione delle restrizioni sul web in Italia e nel mondo

L'Italia è considerata uno dei Paesi nei quali i cittadini godono di maggiori libertà relativamente alla navigazione su internet. Come nella maggior parte delle nazioni occidentali, anche qui è possibile accedere a quasi qualunque tipo di sito web, con l'esclusione di quelli dediti ad attività considerate illegali.

In particolare, le autorità italiane richiedono ai provider la censura a livello di DNS dei portali dedicati alla pedofilia, al gioco d'azzardo e ai materiali protetti dai diritti di copyright.

Nel resto del mondo, come abbiamo detto, il livello delle restrizioni dipende da diversi fattori che abbiamo indicato nel primo paragrafo. Di seguito indicheremo alcuni casi di nazioni dove la censura sul web è particolarmente pesante.

La Corea del Nord è la nazione dove vengono applicate le restrizioni maggiori. Solo una piccola popolazione ha accesso a una rete che, peraltro, non è quella mondiale ma una nazionale nella quale si trovano solo contenuti approvati dalle autorità.

La Cina, invece, ha deciso da tempo di mettere a punto una misura nota come 'Grande Firewall', che limita l'accesso dei cittadini sulla rete mondiale. In particolare, il governo cinese ha bloccato totalmente l'accesso a una serie di famosi siti come Facebook, Twitter e YouTube.

Nel resto dell'Asia e in Africa le restrizioni sono meno pesanti, ma la censura viene praticata comunemente contro siti dedicati alla diffusione di idee politiche non conformi agli ideali dei governi e contro i portali dedicati alla diffusione della pornografia.

Infine, per quanto riguarda i Paesi presenti sul continente europeo (per quanto solo in parte), la Russia e la Turchia sono altri due esempi di nazioni dove le restrizioni sul web sono piuttosto marcate. I siti più colpiti dai governi delle due nazioni sono in prevalenza i social media occidentali.

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In conclusione

Abbiamo spiegato quali sono le motivazioni che spingono i governi di tutto il mondo a praticare la censura su internet, in che modo viene effettuata questa operazione e qual è il livello delle restrizioni in Italia e nel resto del mondo.

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