In una strategia SEO che si rispetti il punto cardine su cui investire risorse è la cosiddetta link popularity.
Si tratta di una misura particolare che rileva l’affidabilità dei contenuti di un sito web e che determina il posizionamento sui motori di ricerca. Maggiori sono i valori di popolarità a migliori saranno le possibilità di scalare la vetta di Google per piazzarsi sulle prime posizioni.
In una strategia SEO ci sono tante nozioni da conoscere e una di queste riguarda i link nofollow, uno strumento che potremmo definire complementare alla link popularity.
Il web è caratterizzato da collegamenti ipertestuali che nella SEO sono utilissimi ma è sempre così?
Bisogna conteggiare ogni link in entrata, a prescindere da dove provenga?
La risposta è sempre una: dipende. La risposta deriva anche dalla conoscenza dei link no follow di cui parleremo a breve in questa guida a cura di Tophost.
rel=”nofollow”, cos’è?
Il rel=”nofollow” è un attributo che aggiunge un valore nel codice HTML quando inserisci i tuoi link in una pagina.
In pratica è un elemento di cui tutti ci serviamo quando vogliamo settare un collegamento ipertestuale. In pratica questo attributo HTML serve a indicare ai robot che un tale link non deve influenzare il posizionamento sui motori di ricerca.
Ti facciamo un esempio per spiegarti meglio:
Quando inserisci un link su una parola, a livello HTML, questa operazione si presenta così:
<a href=” https://www.tophost.it/”rel=nofollow”>Tophost</a>
Quando un link non è settato con l’attributo nofollow questo viene indicato come dofollow. Si tratta di una consuetudine perché, in via automatica, quando attribuiamo un link ad una parola questa viene impostata di default come dofollow. Quando agisci manualmente, invece, puoi modificare il link in nofollow.
In pratica quando un link riceve un’attribuzione nofollow significa che il webmaster ha voluto indicare un preciso valore al motore di ricerca.
A cosa servono i nofollow
Perché prima ti diciamo che la link popularity cresce con la presenza di backlink e poi ti spieghiamo come ridurne la rilevanza con il link nofollow? Perché non tutti i link sono utili per il posizionamento.
La conoscenza del rel nofollow è importante per blog e siti web e, pertanto, è utile capire quali sono le motivazioni per cui si invia ai motori di ricerca l’istruzione di non seguire certi link.
Come anticipato non tutti i link sono utili ad accrescere la rilevanza di un sito web sui motori di ricerca proprio perché ogni sito web ha un suo posto nella classifica globale dei motori di ricerca.
Questo significa che alcuni sono più importanti e migliori di altri ma non è tutto.
Come è noto i link nofollow andrebbero utilizzati quando si linkano contenuti non attendibili o link a pagamento.
Perché mettere un nofollow
Come anticipato qui sopra i link no follow dovrebbero essere utilizzati quando rimandano a siti non attendibili o verso link a pagamento. In questo modo tolgono valore SEO a collegamenti che non hanno rilevanza per il posizionamento.
Lo stesso vale per i collegamenti presenti nei commenti o nei banner di advertising che hai eventualmente posizionato sul tuo sito.
Per non parlare delle compravendite di link e spazi pubblicitari a pagamento che, di norma, devono avere un link no follow come raccomandato dallo stesso Google.
Come si legge nelle linee guida, infatti, il valore nofollow si utilizza “quando altri valori non sono idonei e preferisci che Google non associ il tuo sito alla pagina collegata o che non esegua la scansione di tale pagina sul tuo sito”.
Per “altri valori” Google fa riferimento al relsponsored e a quello ugc di cui il primo contrassegna link pubblicitari o posizionamenti a pagamento. I link ugc, invece, sono quelli generati dagli utenti, ovvero commenti e post nei forum.
Come usare il nofollow
L’utilizzo del nofollow è molto semplice. Difatti puoi utilizzare questo attributo per singolo link intervenendo direttamente sul codice.
Come ti abbiamo mostrato nell’esempio precedente ti basterà inserire il rel=”nofollow” all’interno della porzione HTML di riferimento.
In alternativa puoi inserirlo anche su tutti i link di una pagina attraverso il meta tag robot per un unico documento.
Prima questa rappresentava l’unica soluzione possibile per dare un attributo ad un singolo link mentre oggi con il rel=”nofollow” è possibile agire su singoli collegamenti.
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