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TopTech: impara e risolvi Errore 400: Come risolverlo?

L'errore 400 dell'HTTP è un codice di stato che indica che la richiesta inviata al server non è stata riconosciuta come valida, sapere le cause e come intervenire è fondamentale per tornare online

400

L'errore HTTP 400 è un codice di stato ritornato dal server a indicare che la richiesta inviata non è stata riconosciuta come valida. Può comparire quando si cerca di caricare una pagina web, effettuare una ricerca o accedere a una risorsa su un sito web. Il termine “errore 400” viene anche spesso utilizzato genericamente per indicare anche altri tipi di errore simili, come ad esempio l'errore 401, l'errore 402 e l'errore 403.

La maggior parte dei browser restituirà una pagina di errore generica per un errore HTTP 400, ma descrivendo i sintomi di questo errore, è possibile risolvere il problema in modo più efficiente. Una volta individuati i sintomi e identificato il problema, analizziamo insieme 5 attività di intervento e tecniche per risolvere l'errore 400:

  1. Assicurarsi che i dati della richiesta siano validi: prima di tutto, è importante assicurarsi che tutti i dati inviati al server siano in formato valido. Se i dati inviati non sono validi, il server non riesce a capire la richiesta e può quindi restituire l'errore 400. Una rapida verifica dei dati può aiutare a risolvere il problema in modo rapido.
  2. Controllare la sintassi dell’URL: quando si effettua una richiesta al server, è importante controllare che l'URL sia ben formato. Per accertarsene, è possibile utilizzare una console web o uno strumento di analisi automatica della sintassi delle URL per controllare l'integrità dell'URL. Se la sintassi non è corretta, il server potrebbe restituire l'errore 400.
  3. Verificare i cookie: i cookie possono contenere informazioni che vengono inviate al server quando si accede a una pagina web. A volte, questi cookie possono contenere dati errati o obsoleti, che causano errore 400. Rimuovere tutti i cookie o eliminare le informazioni dei cookie dal browser che si sta utilizzando può aiutare a risolvere il problema.
  4. Assicurarsi che la connessione sia stabile: una connessione instabile può causare un errore 400. Per assicurarsi che questo non sia il caso, chiunque incontri questo errore dovrebbe controllare la sua connessione, assicurandosi che Internet funzioni correttamente.
  5. Controllare le impostazioni proxy e i firewall: se si sta utilizzando una rete aziendale, è possibile che siano state impostate alcune politiche proxy o che esistano alcuni filtri firewall che potrebbero bloccare determinate parti della richiesta. Se si riscontrano queste difficoltà, è consigliabile contattare l'amministratore di rete e chiedere consiglio.
  6. Utilizzare strumenti di diagnostica: una volta identificati i sintomi dell'errore 400, è possibile utilizzare strumenti come Pingdom e Fiddler per testare la latenza e il carico della rete e analizzare la richiesta e le risposte inviate e fatte per ottenere maggiori informazioni sull'errore.
l codice di stato 400 (Bad Request) indica che il server non può o non vuole elaborare la richiesta a causa di qualcosa che è percepito come un errore del client (ad esempio, sintassi della richiesta malformata, framing del messaggio di richiesta non valido, o routing della richiesta ingannevole).
Codice di errore

400 Bad Request Error


 

Tipo di errore

Lato client


 

Variazioni dell’errore

HTTP Error 400
HTTP Error 400 – Bad Request
HTTP Status 400 – Bad Request
HTTP Error 400. The request hostname is invalid (“Il nome host della richiesta non è valido”)
400 Bad Request
400 Bad Request. Request Header Or Cookie Too Large (“Intestazione della richiesta o cookie troppo grandi”)
Bad Request – Error 400
Bad Request – Invalid URL (“URL non valido”)


 

Cause dell’errore

Errore di sintassi della stringa URL
Cache e cookie del browser danneggiati
Cache di ricerca DNS
Dimensione del file troppo grande
Errore generico del server


 

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L'errore 404 è uno dei codici di stato più comuni che un browser può restituire. Si riferisce ad un' "URL non trovata", che significa che il server non riesce a trovare la pagina web richiesta. A volte può essere causato da un errore di digitazione nell'indirizzo o da un collegamento corrotto o rotto che impossibilità il caricamento della pagina. Questo errore può inoltre apparire se l'URL richiesto è stato eliminato oppure è stato spostato altrove sul sito. Può essere risolto indirizzando correttamente l'utente verso un URL valido o ricreando la pagina.

Risolvere l'errore 400 può richiedere un po' di pazienza e tempo. Sebbene sia possibile risolverlo da solo, a volte può essere necessario contattare un tecnico del supporto per risolvere il problema. Con le giuste conoscenze e la corretta ricerca, è possibile individuare i sintomi più comuni. Ricorda che è sempre importante mantenere aggiornato sia il proprio sistema che tutti i programmi e che, nel caso in cui l'errore non venga risolto, rivolgersi al proprio fornitore di servizi web o ad un professionista IT esperto per ottenere la miglior soluzione possibile.

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L'errore 400 su WordPress

Per risolvere l'errore 400 su WordPress in termini tecnici, è possibile seguire questi passaggi:

1. Disabilitare eventuali plugin o temi aggiunti: se l'errore 400 è stato causato da un plugin o da un tema aggiunti, disattivarli potrebbe risolvere il problema. Si possono disattivare in modalità provvisoria dal proprio backend - entrare nel menu Plugin o cambiare al tema predefinito di WordPress.

2. Assicurarsi che la memoria massima sia sufficiente: a volte l'errore 400 può essere causato dal insufficiente memoria massima. Per migliorare la situazione, è possibile aumentare la memoria massima dalla propria configurazione di WordPress.

3. Verificare i file .htaccess presenti: è possibile che file .htaccess presenti nella root del proprio sito facciano scattare l'errore 400; una rapida verifica di questi possono aiutare tra risolvere la problematica.

4. Disabilitare eventuali plugin di sicurezza o caching: alcuni plugin di sicurezza possono bloccare inadvertitamente alcune richieste, rendendo impossibile l'accesso ad alcuni contenuti e causando l'errore 400 in WordPress. Dalle impostazioni dei plugin della sicurezza, è possibile disabilitare tali plugin; analogamente, anche i plugin di caching possono causare problemi, ed è quindi opportuno controllare le impostazioni di questi ultimi.

5. Contattare il proprio provider di hosting: gli errori 400 possono anche essere causati da problemi al server, che impediscono al sito di caricare in modo corretto. È consigliabile contattare il proprio provider di hosting per assicurarsi che non ci siano problemi con il server.

Alternativa per un intervento forzato

Un .htaccess può essere necessario per disabilitare i plugin WordPress per diversi motivi. In primo luogo, per impostazione predefinita, WordPress tenta di eseguire un'esecuzione diretta dei plugin. Se un plugin contiene un codice vulnerabile può essere sfruttato da malintenzionati, quindi disabilitarlo tramite .htaccess può essere un modo per prevenire attacchi.

Inoltre, disabilitare i plugin tramite .htaccess può anche aiutare a risolvere gli errori HTTP. Se un plugin o un tema causa problemi durante il caricamento del sito web, può essere utile disabilitarlo tramite .htaccess in modalità provvisoria. Così, è possibile determinare se è stato quel plugin ad aver causato gli errori. È anche un modo relativamente rapido per sbarazzarsi di un eventuale plugin non più necessario.

Di seguito un esempio di sintassi .htaccess che disabilita i plugin:

# Disattivare tuttiplugin <IfModule mod_rewrite.c>RewriteEngine OnRewriteBase /RewriteRule ^wp-content/plugins/(.*) $ - [F,L]</IfModule>

Soluzioni errore 400 e protezione tramite Backup

In generale, risolvere l'errore 400 su WordPress richiede una ricerca accurata, ma se questi passaggi vengono seguiti correttamente, dovrebbe essere possibile risolverlo senza dover ricorrere all'aiuto di un tecnico.

Sebbene sia possibile risolverlo autonomamente, seguendo dei passaggi del tutto semplici come disabilitare plugin e temi aggiunti, maggiore memoria disponibile, controllare i file .htaccess presenti, disabilitare plugin di sicurezza e caching, e contattare il proprio provider di hosting, si consiglia sempre di effettuare un backup del proprio sito prima di iniziare.

Questo permette di poter ripristinare velocemente il proprio sito anche nel caso in cui si verifichino altri problemi, come ad esempio l'errore 500, e di evitare brutte sorprese o eventuali perdite di dati. Investire nel backup è quindi una buona pratica ed un ottimo modo per garantire sicurezza e velocità di caricamento dei propri contenuti.

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