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Git, cos'è, a cosa serve e come si usa

Git è il software a prova di “idiota” per facilitare l’utilizzo e lo sviluppo del kernel Linux, uno dei più popolari strumenti di controllo versione. Il termine “idiota” non è usato a caso proprio perché Git, effettivamente, è il termine americano per definire qualcuno o qualcosa non troppo brillante.
La nascita di Git sopraggiunge per rispondere ad una particolare necessità degli sviluppatori del kernel di Linux, costretti ad abbandonare l’accesso al codice sorgente tramite il sistema proprietario noto come BitKeeper. In pratica, senza scendere troppo nei dettagli, il software fu creato perché tutti i sistemi di controllo versione esistenti rendevano difficile il lavoro.
Git nacque per velocizzare la gestione del controllo versione. Un software di controllo versione, in gergo informatico, è ciò che rende possibile la gestione di multiple versioni di un insieme di informazioni. Serve nell’ambito di uno sviluppo software (e non solo) gestito da più collaboratori.
È per questo che è utile nell’ambito di progetti informatici, dal momento che le versioni evolvono continuamente fino al loro definitivo perfezionamento. Si tratta di una specie di cronologia accessibile ai membri del team grazie alla quale è possibile avere una panoramica di tutti i micro e macro cambiamenti.

Cos’è Git

Quindi Git è un software che permette di far collaborare tra loro più sviluppatori contemporaneamente sul medesimo progetto. Ogni volta che avvengono cambiamenti questi saranno archiviati e individuati tramite un ID e una descrizione che prende il nome di commit.
La grandezza di Git, nell’ambito della realizzazione di un progetto web complesso e, per esempio, basato su hosting linux, consente di creare diverse versioni del medesimo, ognuna caratterizzata dalle proprie commit. Le versioni prendono il nome di rami, ovvero branch, e queste possono essere staccate dal tree (l’albero principale) per dare vita al master.

Come si installa

Git è compatibile con tutte le distribuzioni basate sul kernel Linux dal momento che è nato proprio per gestirlo in modo ottimizzato. Al tempo stesso è utilizzabile sia con Mac (OS X) che con Windows con poche minime differenze di settaggio e installazione.
Per Mac OS X è necessario scaricare il file ufficiale in formato DMG dal sito, ovvero in file immagine per Apple. Questo si aprirà in doppio click e darà accesso al file git.pkg che lancia in automatico l’installazione.
Lo stesso discorso vale per Windows, dal momento che basterà scaricare la versione più recente solitamente disponibile sotto il nome di Git for Windows. Si tratta di un package completo di BASH, GUI e integrazione con la Shell. Questo permette di lavorare similmente agli ambienti UNIX o UNIX like come accade in Linux. Al termine del download dal sito ufficiale basta lanciare la procedura guidata con il Wizard per l’istallazione che, dopo la scelta della directory, si avvia con un semplice click.

Cosa sapere

Questo software è consigliato a chi ha una media conoscenza informatica, dal momento che non è affatto adatta a chi è alle prime armi. Per conoscerla meglio ti suggeriamo di partire dal significato dei termini e dei comandi di Git che sono abbastanza numerosi. Per esempio dovrai padroneggiare il Repository, ovvero l’archivio di memorizzazione dei file o capire cos’è il Check-In, la copia delle modifiche su file locali nella directory del repository.
Al tempo stesso il check-out è una copia del lavoro dal repository tramite prelievo sullo stato corrispondente, mentre l’update è la copia delle modifiche fatte su repository nella propria directory di lavoro.

Il vocabolario di Git è molto ampio e richiede quanto meno una approfondita formazione su questo strumento. Si tratta di un DVCS (Distributed Version Control System) che possiede una miriade di comandi necessari a gestire il repository e a monitorare lo stato di avanzamento dei diversi rami di lavoro che lo compongono. Per comprenderne appieno l’utilizzo e il funzionamento occorrerebbe anche formarsi sul funzionamento del controllo di versione e sul perché questa è utile ai fini della realizzazione di un progetto complesso.
Stiamo parlando del cosiddetto versioning, ovvero il meccanismo attraverso cui si tiene traccia nel tempo di determinate modifiche che vengono apportate ad un progetto.

In parte già utilizzi sistemi simili a Git, per esempio quando lavori sul builder Elementor e accedi alla cronologia delle modifiche che sono sempre ripristinabili.
Lo stesso vale per Google Drive e i fogli di lavoro condivisi sui quali hai sempre accesso alle modifiche tue e dei collaboratori. Questi sistemi servono a gestire un progetto grande, condiviso da più professionisti vista la complessità che lo caratterizza. Non è certamente utile allo sviluppo di un sito web semplice come i siti vetrina o i piccoli blog.
Potrebbe diventare utile, invece, per piattaforme di vendita a grosso traffico per cui un semplice CMS con template gratuito non può di certo bastare.
Se l’argomento ti interessa, tuttavia, non porre limiti al tuo sapere personale! Sul web trovi tantissimi corsi gratuiti per padroneggiare il Kernel Linux e capire appieno le potenzialità di Git.


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