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Rilevata ma attualmente non indicizzata: cosa significa?

Il messaggio 'Rilevata ma attualmente non indicizzata' indica che Google ha deciso di non scansionare quella pagina. Potrebbe farlo in un secondo momento, o non farlo a tempo indeterminato. Ecco quali sono le cause e quali i possibili rimedi a questo imprevisto.

Tutto quello che devi sapere se Google ha deciso di non indicizzare le tue pagine web

Se sei il proprietario di un sito web, probabilmente vuoi che il tuo sito venga visualizzato nei risultati di ricerca di Google. Dopotutto, che senso ha avere un portale internet se nessuno riesce a trovarlo?

Sfortunatamente, a volte le cose possono andare storte e il tuo sito potrebbe non essere visualizzato nei risultati di ricerca di Google anche se hai fatto tutto bene. Una potenziale ragione di ciò è che le tue pagine sono state contrassegnate come 'Rilevate ma attualmente non indicizzate'.

Sei alle prese con questo imprevisto?

Nel seguente articolo ti spiegherò quali possono essere le cause e cosa puoi fare per risolvere il problema.

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Cosa significa il messaggio 'Rilevato ma attualmente non indicizzato'?

Per dare una risposta sentiamo cosa ha da dire Google.

Secondo Big G, 'Rilevata ma non attualmente indicizzata' significa che "Google ha rilevato la pagina, ma non l’ha ancora sottoposta a scansione. In genere significa che Google ha cercato di eseguire la scansione della pagina, ma il sito era sovraccarico, quindi ha dovuto riprogrammare la scansione".

Ciò non significa che i tuoi contenuti non verranno mai indicizzati. Come afferma ancora Google, è possibile che il bot scansioni la pagina in un secondo momento senza che tu debba intraprendere alcuna azione.

Tuttavia, se la mancata indicizzazione è legata a particolari problemi presenti sul tuo sito, questo imprevisto potrebbe persistere a tempo indefinito.

Per questo motivo è opportuno conoscere le possibili cause di tale fenomeno in modo da capire come intervenire quando si manifesta.

Problemi di qualità dei contenuti

Il bot di Google non può riuscire a scansionare l'intero web, ma deve decidere quali contenuti prendere in considerazione e quali no.

In base a cosa decide quali pagine scegliere?

È semplice: in base alla qualità dei contenuti. In particolare, le pagine devono soddisfare determinati standard che sono stati fissati specificatamente da Google.

Ad esempio, devono essere in linea con l'intento di ricerca dell'utente. Un articolo che si intitola 'Quale bicicletta elettrica scegliere nel 2022?' deve rispondere all'interrogativo contenuto nel titolo e non perdere tempo a riportare informazioni che non hanno nulla a che fare con l'argomento trattato.

Un altro importante standard è la redazione di contenuti supportati da fonti solide e autorevoli, soprattutto quando si affrontano temi delicati come la medicina e la giurisprudenza.

Se un sito contiene delle pagine che non possiedono questi requisiti, Google potrebbe decidere di non scansionarle fino a che non vengono migliorati.

Se pensi che possa essere questo il motivo per il quale i tuoi contenuti non sono state indicizzati, leggi con cura le linee guida di Big G per la redazione di articoli di qualità e modifica il tuo sito in modo che soddisfi questi standard.

Problemi di collegamenti interni

Il bot di Google esamina un sito seguendo i link interni per scoprire tutte le pagine e comprendere le connessioni che sussistono tra di esse.

Se la struttura dei collegamenti viene valutata come scadente, allora Big G potrebbe supporre che i contenuti a cui puntano sono poco importanti e decidere di non scansionarli. Di conseguenza, in presenza di questo problema è necessario agire sui link interni.

Ma in che modo bisogna gestire i collegamenti per convincere Google che sono abbastanza importanti da meritare di essere esaminati?

Ecco alcune delle best practices per l'utilizzo dei link interni.

  • scegli il tuo contenuto principale e collega altre pagine ad esso;
  • contestualizza i tuoi link e fai in modo che la collocazione dell'anchor text abbia senso;
  • collega le pagine in base a una precisa gerarchia;
  • non esagerare con il numero di link;
  • non ottimizzare in maniera troppo aggressiva l'anchor text.

Seguendo questi suggerimenti dovresti riuscire a convincere Googlebot a scansionare le tue pagine e a indicizzarle.

Budget di scansione: forse Google ha deciso di riservare poche risorse per il tuo sito web

Il budget di scansione (o crawl budget) è il totale delle risorse che Googlebot decide di utilizzare per sottoporre a scansione un determinato sito web.

Può essere più alto o più basso in base a determinati fattori, come:

  • la popolarità di un sito web e delle sue pagine;
  • la frequenza con la quale vengono aggiornati i contenuti di un portale;
  • la velocità con la quale Googlebot può accedere alle pagine in base alle performance del server di hosting.

Naturalmente, più è alto il budget che Big G decide di dedicare alla scansione del tuo sito e più possibilità hanno le tue pagine vengano esaminate. Se i tuoi contenuti non sono stati indicizzati, forse il problema risiede proprio a questo livello.

Ma come si fa ad aumentare il crawl budget?

Per prima cosa è necessario assicurarsi di migliorare gli aspetti di cui abbiamo parlato in precedenza, ovvero la qualità dei contenuti e dei link interni.

Inoltre è opportuno creare una sitemap ottimizzata in grado di guidare il Googlebot all'interno delle pagine del sito web. Se non sai come costruirne una, ti invitiamo a leggere il nostro articolo dedicato.

È necessario anche evitare catene e loop di reindirizzamenti perché a Google non piace sprecare risorse inutilmente.

Le prime si verificano quando il traffico della pagina A viene dirottato su una pagina B, ma passa prima attraverso una pagina C che non è attinente a quella di destinazione.

I loop, invece, sono dei reindirizzamenti che riportano allo stesso contenuto dal quale partono. In sostanza intrappolano gli utenti, e anche il bot di Google, in un circolo senza fine.

Un altro fattore che può causare la diminuzione del crawl budget è il sovraccarico del server di hosting per l'esaurimento delle risorse disponibili. Questo può essere causato dalla presenza di pagine troppo pesanti oppure da problemi tecnici di varia natura.

In tutti questi casi, Googlebot preferisce non sprecare troppe energie e decide di limitare la sua attività di scansione su quel determinato sito.

Per evitare simili problemi assicurati di ottimizzare le tue pagine seguendo le migliori pratiche SEO e, soprattutto, scegli un hosting WordPress di qualità, con ottime prestazioni, come la nostra offerta di punta Topweb Plus.

Leggi anche: I migliori plugin per adattare il tuo sito WordPress per i dispositivi mobile

In conclusione

In questo articolo ti ho spiegato cosa significa il messaggio 'Rilevata ma attualmente non indicizzata' e cosa puoi fare per rimediare quando lo visualizzi.

Se non riesci a risolvere questo imprevisto nemmeno agendo sui fattori che ti ho illustrato, prova a chiedere il supporto del tuo provider hosting e verifica che non siano presenti particolari problemi tecnici.

In alternativa, scegli Topweb Plus e affidati alla qualità del servizio di Tophost: con la nostra proposta non dovrai più temere problemi tecnici o di sicurezza che possono compromettere le performance del tuo sito web.


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