Nel momento in cui ci si appresta a valutare le varie opzioni presenti sul mercato per quanto riguarda servizi di hosting, una delle prime caratteristiche a cui fare riferimento è il livello di uptime. Molti provider promettono ai propri clienti livelli superiori al 99,95%. Tophost è l’unico che garantisce l’accesso pubblico e aggiornato ai dati riguardanti la percentuale di raggiungibilità dei suoi servizi, l’uptime appunto, con un valore che nel 2018 si è attestato al 99,99%.
Ma che cos’è l’uptime?
Il termine uptime deriva da due parole: up, che in termini informatici sta per “funzionamento”, e time, che vuol dire “tempo”. L’uptime non è altro che un indice che misura l’affidabilità e stabilità del sistema. Viene espresso in termini percentuali e rappresenta il tempo in cui un dispositivo, nel nostro caso un server, è attivo e raggiungibile sulla rete (Wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Uptime).
Il contrario dell’uptime è il downtime, che indica appunto il periodo di tempo in cui un server è inattivo o offline. Ovviamente i tempi di inattività rappresentano un costo, oltre che un disservizio, che andrebbe ridotto al minimo. Ecco perché nella scelta del proprio hosting è bene prestare particolare attenzione ai dati forniti sull’uptime. Generalmente si ritiene un buon livello di uptime, che permette di avere un sito web performante ed efficace, si attesta ad una percentuale del 99,5%, che si traduce in circa 2 giorni di inattività distribuiti nell'arco temporale di un anno, non necessariamente in modo contiguo. Nella tabella successiva vengono riassunti i dati riguardanti le tempistiche di downtime relative ai diversi livelli di uptime. Come è possibile vedere, la situazione diventa accettabile da livelli vicini al 99,9% annui, in cui si registrano all’incirca 9 ore di inattività su base annua. Tophost, nel 2018, ha registrato un livello di uptime pari al 99,99%, e cioè meno di 60 minuti di inattività durante l’intero anno.
Uptime % | Downtime (in un anno) | Downtime (in un mese) |
95% | 18,2 giorni | 1,5 giorni |
98% | 7,3 giorni | 14,5 ore |
99% | 3,6 giorni | 7,3 ore |
99,5% | 1,8 giorni | 3,7 ore |
99,8% | 17,5 ore | 1,5 ore |
99,9% | 8,8 ore | 43,8 minuti |
99,95% | 3,4 ore | 21,9 minuti |
99,99% | 52,6 minuti | 4,4 minuti |
99,995% | 26,2 minuti | 1,2 minuti |
99,999% | 5,2 minuti | 26 secondi |
In cosa si differenzia Tophost dagli altri hosting provider?
Ora che abbiamo visto insieme quanto sia importante considerare le informazioni relative all’uptime nella scelta del proprio hosting provider, vi spieghiamo perché e in cosa noi di Tophost ci differenziamo dagli altri. Tophost è l’unico hosting provider sul mercato che garantisce la massima trasparenza. Infatti, direttamente dalla nostra home page, puoi verificare in tempo reale i dati relativi al livello di uptime. Basta cliccare in alto a destra su “Stato server”. Da lì si aprirà una pagina – gestita dal provider esterno UptimeRobot – che mostra le percentuali aggiornate in tempo reale dello stato dei server negli ultimi 7 giorni. La pagina permette inoltre di visualizzare il livello medio di uptime registrato rispettivamente nelle ultime 24 ore, negli ultimi 7 giorni e negli ultimi 30 giorni.
In questo modo, prima di scegliere l’hosting per il tuo sito web, con Tophost, hai l'opportunità di optare per un servizio che sai in anticipo quanto è stabile. Perchè in Tophost scegliamo di divulgare pubblicamente e in tempo reale i dati sull’uptime? Perché siamo consci della qualità che offriamo ai nostri clienti, pur a fronte di prezzi estremamente convenienti.
Garantire un ottimo livello di uptime è fondamentale. Come è possibile per noi offrire grande competitività di prezzi e uptime elevati? Di questo parleremo nel prossimo articolo, dove vi racconteremo come, in questo scenario, la scelta del giusto cloud partner sia essenziale.
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